La regina dei sentieri by Marco Malvaldi & Samantha Bruzzone

La regina dei sentieri by Marco Malvaldi & Samantha Bruzzone

autore:Marco Malvaldi & Samantha Bruzzone [Malvaldi, Marco & Bruzzone, Samantha]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sellerio editore Palermo
pubblicato: 2024-07-08T22:00:00+00:00


Dispositivo dell’art. 656 codice di procedura penale

1. Quando deve essere eseguita una sentenza di condanna a pena detentiva, il pubblico ministero emette ordine di esecuzione con il quale, se il condannato non è detenuto, ne dispone la carcerazione. Copia dell’ordine è consegnata all’interessato.

Uno dei doveri principali del buon poliziotto è quello di non lasciarsi impressionare.

Non di rado, nelle narrazioni letterarie e cinematografiche, questo si traduce nel vedere poliziotti che vengono sorpresi da soli in un covo di spacciatori e si ritrovano ammanettati a una sedia con intorno tre o quattro narcos, tre armati di pistola e uno munito di tenaglie; di solito in tale situazione il torturando, lungi dal cedere alla paura e dal rilasciare spontaneamente informazioni e/o liquami, comincia a fare spiritosissime battute sull’aspetto e la palese mancanza di istruzione dei suoi aguzzini.

Nella realtà quotidiana, la situazione nella quale il poliziotto deve cercare di non lasciarsi impressionare è quando varca la soglia di un carcere. Ci perdonerà il lettore se non ci lasciamo andare a battute di sorta, ma Corinna non ci trovava veramente niente da ridere.

Il giorno prima, dopo aver parlato con Gigliotti e aver richiesto l’intervento dell’unità cinofila, Corinna era risalita in auto e aveva iniziato a pensare a cosa potesse fare nell’intervallo di tempo – inevitabilmente lungo se anche fosse andato a buon fine, cosa di cui non era affatto sicura – in cui le simpatiche bestiole cercavano i resti più o meno conservati del marchese Crisante Olivieri Frangipane.

Che l’agronoma avesse qualcosa da nascondere, ne era abbastanza sicura; che fosse lei la donna che aveva partecipato all’improvvisato simposio notturno con Mori e Papa, però, era piuttosto difficile da credere. Primo, da come ne parlava non sembrava andare così d’accordo con Mori, anzi; secondo, per l’ignoranza abissale a livello espressivo. Nomen, omen, aveva detto la donna misteriosa secondo Serena: una persona così grezza da non saper pronunciare la parola «spettrofotometro», anche se l’oggetto le era familiare, forse non aveva delle capacità di latinista così sviluppate.

La prima cosa da fare, quindi, era prendere informazioni su questa Cipriana, perla dell’agronomia anche se residuo insolubile della pubblica istruzione; e la persona più adatta a cui chiedere, se fosse riuscita a trovarlo, sarebbe stato proprio il famigerato Meldolesi, il precedente agronomo, licenziato dal Mori per fare posto alla Mattei: la persona ideale per parlare di entrambi senza troppa diplomazia.

Anche lui, però, a quanto diceva la dottoressa Martini alias Serena, non era esattamente il massimo della raffinatezza, e in più sembrava un tipo aggressivo e molesto. Aveva avuto atteggiamenti spiacevoli, aveva detto Mori. In questi casi, il poliziotto solerte applica la legge non scritta attribuita all’on. Giulio Andreotti – «A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina» – e va subito a vedere se per caso il Meldolesi in questione non è schedato.

Non fu quindi una sorpresa, per Corinna, trovare che il Meldolesi Fabrizio, nato a Cecina il 13 giugno 1980, era effettivamente noto alla questura; ma non quella di Livorno o di Pisa, quella di Cuneo.



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